Il Centro Filippo Buonarroti, in collaborazione con diverse Associazioni italiane e non, ha dato vita, a partire dall’anno 2015, a quattro mostre itineranti dedicate a pagine di storia del movimento operaio europeo, alcune note, altre poco trattate se non del tutto taciute. E’ così che hanno preso vita le mostre su “Resistenza operaia a Berlino 1942-1945. Basta con Hitler, mettere fine alla guerra!”, (nel 2015, appunto). “Catalogna bombardata”, sulla guerra civile spagnola, nel 2016, “Le conferenze di Zimmerwald e Kiental e l’opposizione alla Grande guerra” nel 2017, “La Commune de PARIS 1871” nel 2022. (Per ulteriori informazioni, consultare la sezione LE MOSTRE).

Ogni mostra è accompagnata da un catalogo che riporta il testo dei pannelli (in italiano e in lingua originale) e le foto esposte, oltre ad una introduzione che ne spiega l’origine.

Oltre a quelle menzionate, esposte in tutta Italia e ancora richiedibili, abbiamo realizzato altre due mostre di cui esistono i cataloghi: “Grandi scienziate del ‘900” (2022), con La Nuova Limonaia di Pisa e “Livornesi alla guerra di Spagna 1936-1939” (2020), in collaborazione con l’Archivio di Stato di Livorno. Li mettiamo entrambi in descrizione anche se, al momento, sono esauriti.


Berlino
“Resistenza operaia a Berlino 1942-1945. Basta con Hitler, mettere fine alla guerra!” (110 pagine)

“L’importanza di questa mostra è talmente evidente da non richiedere grandi parole: conoscendo bene la storia e, in particolare, la storia del movimento operaio tedesco, abbiamo sempre combattuto le tesi di coloro che hanno sostenuto l’identità tra nazismo e popolo tedesco (…) Sono tesi che, oltre ad essere storicamente false, rendono uno straordinario favore al nazismo di ieri e di oggi. Sappiamo bene che le prime vittime del nazismo sono stati i lavoratori tedeschi ed in particolare i militanti politici e sindacali: così come sappiamo bene che, nei dodici anni del regime, milioni di tedeschi si sono opposti ad Hitler e centinaia di migliaia di questi coraggiosi oppositori hanno pagato con la vita la loro battaglia contro il nazifascismo” (…)
Dalla “Presentazione al pubblico italiano”

All’interno:
Presentazione al pubblico italiano;
Un saluto;
Introduzione;
Incoraggiare – Organizzare – Collegare;
Nelle fabbriche;
Gli operai;
Con i lavoratori coatti;
Nella Wehrmacht;
Contro la guerra;
Lavoro illegale;
Le donne;
Dalla borghesia;
Gli artisti;
Con gli ebrei;
I medici;
Evadere;
L’incontro;
Perseguitato;
Terrore giudiziario;
I sopravvissuti;
Ultime lettere;
I morti;
Pietre d’inciampo;
Topografia della Resistenza, del Terrore e della Memoria;
Appendice: La pagina nascosta della Resistenza tedesca


Catalogna
“Catalogna bombardata” (95 pagine)

“La Guerra civile spagnola (1936-1939) fu il primo conflitto armato in cui l’aviazione rivestì un ruolo decisivo. I ripetuti bombardamenti che colpirono la “zona repubblicana” inaugurarono un nuovo modello di scontro bellico, all’interno del quale la retroguardia si convertì in fronte di guerra e la popolazione civile in bersaglio per il nemico” (…)
Dalla “Presentazione al pubblico italiano”

All’interno:
Presentazione al pubblico italiano;
La mostra;
L’assedio a una democrazia nascente;
La repubblica bombardata;
La Catalogna sotto le bombe;
Al centro del mirino;
I bombardamenti su Barcellona;
I bombardamenti su Granollers;
I bombardamenti su Lleda;
I bombardamenti su Tarragona e nel Penèdes;
I bombardamenti su Girona e a Figueres;
I rifugi antiaerei;
Vivere sotto le bombe: i valori civici;
La resistenza urbana e l’aiuto internazionale;
I bombardamenti a tappeto sulla popolazione civile: dalla guerra civile spagnola all’attualità;
La rete dei luoghi della memoria in Catalogna: rifugi antiaerei e campi dell’aviazione riscattati


opposizione
“Le conferenze di Zimmerwald e Kiental e l’opposizione alla Grande Guerra” (118 pagine)

(…) “La mostra su Zimmerwald e Kiental infine, ci permette di ricordare una pagina di storia, praticamente sconosciuta ai più, ma doppiamente importante: da un lato si collega alle numerose iniziative che abbiamo svolto per ricordare il centenario della Grande guerra, vista dalla parte di coloro che alla guerra si sono opposti, nelle trincee, nelle fabbriche, nelle piazze. Zimmerwald ricorda la lotta politica contro la guerra da parte di quelle correnti del movimento operaio che, invece di appoggiare le rispettive borghesie nell’immane massacro, si ritrovarono nella clandestinità per cercare di organizzare la lotta per porre fine alla guerra, pur nella diversità di opzioni che contrapponevano Grimm a Lenin. Ma, dall’altro, proprio a Zimmerwald, sulle ceneri della Seconda Internazionale, inizierà anche il cammino di quelle correnti, pur minoritarie, che formeranno la “sinistra di Zimmerwald” e che porranno fine alla guerra in Russia con la Rivoluzione d’Ottobre e daranno vita nel 1919 alla Terza Internazionale” (…)
Dalla “Presentazione al pubblico italiano”

All’interno:
Presentazione al pubblico italiano;
Introduzione a cura di Bernard Degen;
Nazioni e nazionalismo;
Imperialismo;
Il fronte occidentale 1914/15;
Il fronte orientale 1914/15;
Il movimento operaio internazionale;
Robert Grimm;
La famiglia Grimm;
Lenin;
Nadežda Krupskaja;
Grimm su Lenin;
Lenin su Grimm;
Grimm, Lenin e Balabanova;
La Casa del Popolo di Berna;
Conferenze internazionali dei socialisti contro la guerra;
“Promachos”: una casa editrice di sinistra;
“Berner Tagwacht”;
Conferenza di Lugano;
Serrati/Lazzari;
Modigliani/Morgari;
Conferenze internazionali delle donne socialiste;
Anželika Balabanova;
Preparazione della Conferenza di Zimmerwld;
La Conferenza di Zimmerwald 1915;
Perquisizioni, indagini e censura dopo la conferenza segreta;
Il manifesto di Zimmerwlad;
Pensione “Beau Séjour”;
La conferenza di Kiental 1916;
Il manifesto di Kiental;
1917 La rivoluzione russa;
!920 divisioni nel movimento operaio;
Conferenza di Stoccolma e fine del movimento di Zimmerwald;
Posta dall’Est;
Partecipanti alla Conferenza di Zimmerwald e Kiental;
La Mostra svizzera sulla Conferenza di Zimmerwald;(immagini)
Il Manifesto di Zimmerwald; (immagini)
Le conferenze di Zimmerwald e Kiental e il movimento operaio italiano;
Appendice A: Da Zimmerwald a Milano. Cronaca di un’opposizione;
Appendice B: Articoli de L’impulso (Immagini)


comune
La Comune di Parigi 1871 (126 pagine)

(…) ”Il potere degli operai parigini aveva anche dovuto fare a meno dei vecchi burocrati che avevano preferito seguire Thiers a Versailles. Per questo gli operai avevano dovuto completamente riorganizzare la vita sociale e amministrativa su basi nuove, su basi pienamente corrispondenti agli interessi del proletariato (…) dando vita ad un governo costituito essenzialmente da “operai o rappresentanti riconosciuti dalla classe operaia” e basato sui principi della eleggibilità, revocabilità e responsabilità davanti al popolo di tutti i suoi organi politici, giudiziari e amministrativi. Non meno importante è la retribuzione di questi incarichi pubblici con “salari operai” (…) l’espropriazione della grande proprietà capitalistica a favore della cooperazione operaia, la sostituzione dell’esercito permanente con il popolo in armi, l’abolizione della polizia, la separazione della Chiesa dallo Stato e la confisca dei beni ecclesiastici (…) Questi semplici accorgimenti – spiega Marx – fanno sì che la Comune, pur nella sua breve vita, abbia gettato le fondamenta di un nuovo modo di governare, fornendo così il modello per il passaggio verso una futura organizzazione sociale superiore, il socialismo” (…)
Dalla Presentazione

All’interno:
Presentazione;
Il crepuscolo del secondo Impero;
Dalla guerra al tradimento;
La Parigi popolare soffre e si batte;
18 marzo 1871 – Parigi insorta;
Viva la Comune!;
72 giorni per costruire un nuovo mondo;
Viva la democrazia!;
Un’opera sociale d’avanguardia;
Verso una maggiore uguaglianza. Largo alle donne!;
Gli stranieri? Cittadini a pieno titolo!;
La cultura per tutti;
La Comune costruisce e innova;
Servizi pubblici e uffici: Un’amministrazione dei cittadini;
Separazione fra Stato e Chiesa;
La “Settimana di sangue”. La feroce repressione versagliese;
Dalla solidarietà all’amnistia;
Le Comuni in provincia;
La Comune non è morta;
Il popolo al femminile;
Comunarde!;
Le donne in combattimento;
L’Unione delle donne;
La marcia verso l’uguaglianza;
Coubert pittore impegnato;
La Federazione degli artisti;
La Parigi delle arti;
Quelle e quelli dello spettacolo;
Artisti e Comunardi;
La Comune fotografata;
La caricatura;
Maximilien Luce;
Edouard Manet;
Daniel Verge;
Jules Dalou;
Indirizzo dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori;
“Amis de la Commune” – Cenni sulla storia dell’associazione


scienziate
Grandi scienziate del ‘900 (76 pagine)

ESAURITO
“Tanti sono gli esempi di grandi donne che hanno dedicato la propria vita alla Scienza con autentica passione e il cui nome rimarrà per sempre impresso nella storia; ma ancor di più sono gli esempi di donne ugualmente brillanti e rivoluzionarie che purtroppo non hanno ottenuto il giusto riconoscimento per il proprio lavoro, vittime di pregiudizi e discriminazioni. (…)
Dal determinare le dimensioni dell’Universo, allo svelare i segreti del codice genetico, queste donne hanno contribuito in modo significativo all’avanzamento delle frontiere del sapere battendosi, talvolta, in prima persona per il riconoscimento e l’affermazione della parità dei diritti e contro ogni discriminazione. A tutte queste donne e alle loro storie è dedicata la mostra.”
Dall’introduzione di Gloria Spandre RICERCATRICE INFN – PISA
All’interno le biografie di:
Margaret Burbridge;
Maria Goeppert-Mayer;
Margherita Hack;
Lise Meitner;
Rita Levi-Montalcini;
Barbara McClintock;
Sabiha Kasimati;
Dorothy Crowfoot-Hodgkin;
Gertrude Elion;
Gerty Radnitz-Cori;
Marie Sklodowska-Curie;
Irene Joliot-Curie;
Rosalind Franklin;
Ida Tacke-Noddack;
Maria Montessori;
Emmy Noether;
Rasalyn Sussman-Yalow


livornesi
Livornesi alla Guerra di Spagna 1936-1939 (111 pagine)

ESAURITO
“Nell’80° anniversario della fine della Guerra civile spagnola, l’Archivio di Stato di Livorno ha presentato la mostra “Livornesi alla Guerra di Spagna 1936-1939” inaugurata i 13 ottobre 2019 per l’evento nazionale, organizzato dal Ministero per i Beni Culturali e per il Turismo, “Domenica di carta” e rimasta aperta al pubblico nei locali dell’Archivio fino al 19 ottobre.
I documenti esposti in originale provengono dai fondi della Regia Questura, poi Questura di Livorno, Regia Prefettura, poi Prefettura di Livorno e Partito Nazionale Fascista, Federazione dei fasci di Combattimento di Livorno.
Insieme ai documenti originali sono state esposte copie digitalizzate dei manifesti conservati dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso e articoli de “Il Telegrafo”, tratti dall’Emeroteca on line del Comune di Livorno.
Alla piena riuscita della manifestazione ha dato un contributo decisivo il Centro Filippo buonarroti Toscana, sede di Livorno (…)”
Dall’Introduzione della Dott.ssa Cristina Francioli Direttrice dell’Archivio di Stato di Livorno

All’interno:
Presentazione a cura del CFBToscana;
Introduzione di Cristina Francioli, Direttrice dell’Archivio di Stato di Livorno;
La Guerra di Spagna e i volontari antifascisti livornesi;
Percorso mostra;
Appendice A: Sessanta volontari di Livorno e provincia nella Guerra civile spagnola:
Appendice B: Lettera di Togliatti alla Segreteria del PCI del 4 ottobre 1937;
Appendice C: Un fervente stalinista. Alcuni interventi di Ettore Quaglierini sulla rivista Vie nuove;
Appendice D: Le circostanze dell’assassinio di Egisto Cantini;
Appendice E: Enzo Luigi Fantozzi denuncia la controrivoluzione stalinista dopo l’insurrezione di Barcellona del maggio 1937;
Appendice F: Liberali o fascisti? Di Arrigo Catani