
(…) Strettamente legato a loro da sentimenti comuni, io divisi le loro convinzioni e i loro sforzi, e se errammo, il nostro errore fu almeno integrale: essi vi perseverarono fino alla tomba; ed io, dopo averci riflettuto in seguito e a lungo, sono rimasto convinto che l’eguaglianza da loro vagheggiata è la sola istituzione idonea a conciliare tutti i veri bisogni, a ben dirigere le passioni utili, a contenere quelle dannose, e a dare alla società una forma libera, felice, pacifica e duratura.”
Filippo Buonarroti, dalla Prefazione alla “Cospirazione per l’Eguaglianza detta di Babeuf” (Edizioni PANTAREI)
All’interno:
Presentazione di Michel Vovelle;
Manifesto degli Eguali;
Filippo Buonarroti di Franco Della Peruta;
Filippo Buonarroti e la rivoluzione francese;
Filippo Buonarroti da giacobino a comunista egualitario;
La congiura degli Eguali;
Ricominciamo;
La pubblicazione della “Conspiration”;
Filippo Buonarroti e l’Italia;
Filippo Buonarroti e Giuseppe Mazzini

(…) Quei luoghi venivano riportati alla luce dopo essere stati volutamente nascosti e dimenticati per anni, nel tentativo di rimuovere una memoria scomoda, nel quadro di una malintesa concezione di riconciliazione nazionale. Infatti quasi tutti i responsabili delle torture, italiani e tedeschi, sfuggirono impunemente alle accuse e furono amnistiati o prosciolti, mentre i due cunicoli di accesso al tristemente noto “Sotterraneo dei Tormenti” vennero murati e le celle di detenzione imbiancate e piastrellate trasformandole in magazzini per la mensa universitaria. (…)
(…) Alla fine degli anni ’60 un gruppo di giovani che vivevano o frequentavano la Casa dello Studente iniziò il proprio apprendistato politico incontrando alcuni operai, ex partigiani e antifascisti. Questi raccontarono a quei giovani le loro esperienze e trasmisero i propri ideali e i propri valori, ma soprattutto spiegarono la vera storia della Casa dello Studente(…)
(…) Abbiamo dovuto lavorare di notte per abbattere i muri, ma una volta riportata alla luce quella realtà, non è stato più possibile l’oblio e le manifestazioni di consenso sono state così numerose da impedire qualsiasi tentativo di tornare al passato. Il “Sotterraneo dei tormenti” e le celle di detenzione sono stati quindi aperti al pubblico e anche le successive ristrutturazioni della Casa dello Studente hanno conservato e messo in sicurezza quei luoghi” (…)
Dall’Introduzione al catalogo, a cura di Paolo Migone
All’interno:
Introduzione;
Storia e immagini della Casa dello Studente;
La mostra permanente nel “Sotterraneo dei Tormenti”;
La Casa dello Studente e la mostra sulla resistenza operaia a Berlino;
La Resistenza tedesca;
“Deutsche Partisanen” nella Resistenza italiana

Presentazione;
Anni ’90: un tormentato “dopoguerra”;
Anni 2000: la globalizzazione non risolve i problemi dell’imperialismo, ma li complica…;
Anni ’10: crisi politica ed ideologica nelle vecchie metropoli dell’imperialismo;
Anni ’20: passata la pandemia, sono iniziate le guerre della crisi dell’ordine;
Conclusione: un futuro di inedite tensioni e crisi, ma anche di inedite opportunità…