CHIESA Mazzino

Livorno, 11.11.1908 – Livorno, 3.3.1975

Nato da Garibaldo e Ada Cini, di professione marinaio. Di famiglia mazziniana e antifascista, già nel 1924 militante della Gioventù Comunista del PCdI, svolge attività di diffusore della stampa clandestina di partito, fungendo probabilmente anche da corriere. Imbarcato su una nave italiana, diffonde tra i marinai materiale comunista. Arrestato una prima volta a Napoli nel novembre 1926, viene ammonito. Dal gennaio 1928 sino all’aprile 1930 è arruolato come allievo cannoniere su varie unità di stanza a Venezia, dove viene vigilato dalle autorità locali e dai comandi militari in quanto diffonde il giornale II Marinaio Rosso. Tornato a Livorno, nel maggio 1931 espatria clandestinamente con altri livornesi su una barca a vela diretta in Corsica. Di conseguenza viene condannato in contumacia a due anni di galera e a 20.000 lire di multa. A Bastia viene condannato dal Tribunale penale locale a un mese di reclusione e all’espulsione da quel dipartimento per aggressione nei confronti di Sebastiano Patania, squadrista livornese, sospettato di essere una spia dell’OVRA, infiltrata nell’ambiente dei fuoriusciti antifascisti.
Lasciata la Corsica, Chiesa si stabilisce dapprima a Parigi, dove, sotto lo pseudonimo di Ernesto Boschi, svolge attività organizzativa per il PCdI. Si trasferisce a Tolosa e poi a Marsiglia, dove diventa responsabile della Federazione Lavoratori del Mare. Nel corso degli anni Trenta la sua presenza è segnalata anche ad Algeri.
Nel 1936 passa in Spagna, per partecipare alla guerra civile, militando in un primo momento nella Sezione italiana della Colonna Ascaso e passando poi nelle file delle Brigate Internazionali. Successivamente ritorna a Marsiglia per occuparsi del reclutamento dei volontari.
Per gran parte della guerra civile serve come marinaio sulle navi della flotta repubblicana. Nel 1939 si trasferisce in Tunisia, dalla quale viene espulso per essere stato trovato in possesso, dopo una perquisizione domiciliare, di una bomba e tre pistole. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Chiesa è in Grecia, dove viene internato in un campo di concentramento. Dopo l’occupazione del paese, si sottrae alla consegna ai nazifascisti e partecipa alla Resistenza greca. Nel dopoguerra si trasferisce a Livorno dove apre una pompa di benzina e riprende la militanza nel PCI. Mazzino è il fratello di Oberdan Chiesa, fucilato dai repubblichini a Rosignano Marittimo nel 1944, Medaglia d’oro della Resistenza.

Montreal, 1924 – Livorno, s.d
Mazzino Chiesa Fotografie del comunista Mazzino Chiesa di Garibaldo utilizzate dal Gabinetto Segnaletico della Questura di Livorno. La prima foto lo ritrae nell’ottobre del 1924 in abito canadese durante un suo viaggio a Montreal(?) in Canada.
ASLi, Regia Questura, poi Questura di Livorno, 1398, fase. 17

1926-1942
Mazzino Chiesa
Comunista Scheda biografica di Mazzino Chiesa redatta dalla Prefettura di Livorno, che nel 1933 lo descrive come: “…comunista compreso nell’elenco dei sovversivi residenti all’estero classificati attentatori o comunque ritenuti capaci di attentati…”
ASLi, Regia Questura, poi Questura di Livorno, 1398, fase. 17


l’Unità, n. 11 – 1936
Su l’Unità (diffusa clandestinamente in Italia dai militanti del PCdI) del 1936, numero 11 (presumibilmente apparso nell’autunno), in seconda pagina compare un articolo – firmato con lo pseudonimo A. Masaniello – attribuito a Mazzino Chiesa, all’epoca volontario in Spagna nella Sezione italiana della Colonna Ascaso. Nella corrispondenza dal fronte aragonese, l’autore descrive lo scontro di Monte Pelato del 28 agosto 1936. Sulla collina, non lontano da Huesca, la formazione dei volontari italiani respinse, a prezzo di gravi perdite, l’attacco di un migliaio di nazionalisti bene armati e appoggiati almeno da “un’autoblindata”, come riporta lo stesso Chiesa.
Istituto GianGiacomo Feltrinelli, Milano

Marsiglia, 23 novembre 1936
Fronte Popolare Telespresso del Consolato Generale d’Italia a Marsiglia che informa il Ministero dell’Interno di Roma e la Prefettura di Livorno della partenza di Mazzino Chiesa per la Spagna il 14 agosto 1936 sotto falso nome, del suo ritorno a Marsiglia il 20 settembre per il reclutamento di volontari per il “Fronte Popolare” e della sua nuova partenza per la Spagna agli ultimi di ottobre.
ASLi, Regia Questura, poi Questura di Livorno, 1398, fase. 17

Marsiglia, 17 febbraio 1937
“Volgi il tuo sguardo verso la Spagna…” Nella lettera scritta alla madre Mazzino Chiesa esprime con passione le sue convinzioni: “Volgi il tuo sguardo verso la Spagna e vedrai che quanto ti scrivo è realtà; là vengono inviati i migliori figli del Popolo Italiano, no per difendere la patria italiana in pericolo ma per difendere un gruppo di generali, che con la loro prepotenza vogliono imporre la loro volontà su tutto il popolo….”
ASLi, Regia Questura, poi Questura di Livorno, 1398, fase. 17